mercoledì 12 dicembre 2007

pagelline ine ine

Antonio: ordinaria amministrazione; dà sicurezza al reparto ma dovremo lavorare un po’ sui rinvii; niente da fare sul gol; 6,5 incolpevole

Angelo: spostato sulla fascia rende un po’ meno del solito; non riesce a trovare i tempi giusti per sostenere la squadra; tornato al centro recupera sicurezza; 6--, diciamo 5,5 da rivedere

Fabrizio: 7 per grinta, tempismo ed impegno: obiettivamente è difficile saltarlo anche se qualche volta tende a strafare; 3 per disciplina e comportamento: tante chiacchiere continue ed un po’ di “mestiere” di troppo gli attirano gli strali di compagni e avversari e alla fine si perde il suo uomo che realizza il gol partita. Forse, da ex, sente troppo la gara. In media un 5 stiracchiato; protagonista

Leonardo: macchia la prestazione, già non eccellente, con l’espulsione ma è vero che deve sgolarsi per tenere unita la squadra; insomma qualche distrazione di troppo è dovuta al fatto che deve fare l’allenatore in campo. 5 ingenuo

Claudio: nel primo tempo riesce a chiudere bene anche se con qualche ruvidezza di troppo; nella ripresa è uno dei primi ad entrare in riserva, calando vistosamente. 5 giù di tono

Luca Sulla: sarà perché è “grosso”, sarà perché quando c’è lui si vede, fattostà che tutti lo chiamano e gli dicono dove andare col risultato che si trova spesso a vagare fuori posizione senza incidere sulla gara come dovrebbe; 5+

Luca Sbordoni: un infortunio muscolare lo toglie dal campo proprio nel momento in cui sembrava essere riuscito a trovare la giusta posizione; fino a quel momento era più terzino che centrocampista; 6- sfortunato

Carlo: trova la giusta posizione e riesce a rubare palloni, cercando anche di costruire; pressa fino alla fine ma spesso predica nel deserto; tranquilliiii…. Il migliore. 6,5

Stefano: parte da (teorico) trequartista, finisce da “libero” (prima di essere sostituito) ma sostanzialmente arretra di una ventina di metri, dimostrando che forse quella iniziale non è la sua posizione; generoso e spigoloso rimedia l’ammonizione che lo porterà alla squalifica; 5+ disordinato

Gianni: arriva all’ultimo istante e parte “frenato” ma non riesce a sciogliersi anche perché non gli arrivano palle giocabili; sciupa una grossa occasione ma è l’unico ad impensierire la loro retroguardia; subisce un fallo da rigore solare ma l’arbitro a 50 mt non vede. 6 ci prova

Francesco: ancora più isolato di Gianni, non riesce a incidere neanche sui calci da fermo; quando restiamo in 10 si ricicla esterno cercando di aiutare i compagni. 6 di stima

Giuliano: entra al posto di Luca, permettendo di ridisegnare la squadra ma non è un’ala e fa quel che può; nella ripresa dà una mano ad uno spento Ferrini e non incide affatto in avanti; 6 strunculinu

Alessio; un provvidenziale ma inutile salvataggio sulla linea perché avvenuto nell’azione del gol; per il resto tiene bene la posizione sulla fascia n.g.

2 commenti:

luca ha detto...

Ribadisco la mia convinzione che le decisioni arbitrali, più di altre volte, abbiano condizionato la nostra gara. E' indubbio però che la sensazione che si ricava dalle nostre partite è quella che il nostro gioco è sempre speculativo ed è SEMPRE il nostro avversario che fa la partita. certo la tecnica non si inventa e noi ne abbiamo davvero pochina, soprattutto a centrocampo. Quindi, se siamo al massimo, sia con l'organico, che con la concentrazione e la freschezza atletica, riusciamo a sopperire a quanto sopra con il cosiddetto "cuore" o le meno romantiche "palle", altrimenti se, come ieri sera, 1) parti senza tre uomini veloci, 2) Gianni che arriva in quel modo prima della partita, 3) Stefano che vaga per il campo con le scarpettine da tennis o quasi e non se regge in piedi, 4) Luca che le scarpe ce l'ha ma per il resto ..... 5) io che pur non stando nel mio posto preferito penso di dare il mio contributo ma poi, da bravo anziano, mi faccio male, sono sempre guai grossi, anche con squadre tutto sommato modeste come quella di ieri sera. Condividi Fausto?

ADMIN ha detto...

in grandissima parte condivido; il fatto che non riusciamo a costruire, però, dipende anche dalla "mentalità". Se riuscissimo ad acquisire un po' più di sicurezza, senza lasciarci schiacciare fin dall'inizio nella nostra metà campo, potremmo fare qualcosa di buono. Inoltre è vero anche che non si è riusciti mai a schierare la stessa formazione per due volte di seguito e questo incide molto perchè alcuni "meccanismi" o si provano spesso in allenamento (ma logicamente non siamo mai tutti) oppure li acquisisci solo giocando insieme.
Mi piacerebbe sapere anche l'opinione degli altri ma credo che resterà una vana speranza.